Il borgo di Faleria, probabilmente di origine falisca, è posto su una rocca di tufo ed è stretto tra il torrente Rio Dossena, conosciuto anche come Fosso della Mola, e i suoi affluenti. Importante è la presenza della coltivazione del nocciolo, dell’olivo e della vite. Il paese si inserisce nel percorso legato alla via Amerina e alle forre dell’agro falisco; anticamente era chiamato Stabia, toponimo usato sino al 1873 che indicava la sua funzione di luogo di sosta e di incontro per le persone che transitavano verso Roma.
Sulla piazza della Collegiata sorge il Castello degli Anguillara, antica rocca medievale, con torri e merlatura, trasformata in età rinascimentale in residenza nobiliare, l’edificio conserva i più significativi elementi architettonici di facciata.
La Chiesa romanica di San Giuliano, patrono di Faleria, è posta di fronte al Castello e sembrerebbe risalire al XIII secolo, è a tre navate e nell’abside si trovano interessanti affreschi rinascimentali che raffigurano San Giuliano Ospitaliere, scoperti e ristrutturati recentemente.
Nella medesima piazza si trova la Chiesa di S. Agostino, risalente al XIV secolo e anticamente collegata al Castello degli Anguillara attraverso un ponte. Edificata in laterizi, presentava nell’unico altare un dipinto raffigurante i Santi Agostino e Monica. Nella parte sinistra si può ammirare un affresco risalente al 1605, con immagini della Madonna con Bambino e santi, tra i quali il patrono San Giuliano.
Al di fuori delle mura, in contrada “Spedaletto”, si trova l’antico Ospedale di San Giuliano, di cui si ha notizia sin dal XVI secolo, destinato ad accogliere la Biblioteca Comunale e oggi al centro di attività culturali. Nella cappella si possono ammirare affreschi raffiguranti la Madonna con il Bambino, San Giuliano e Sant’Antonio Abate. L’edificio è legato al culto di San Giuliano l’Ospitaliere: l’ospedale infatti, oltre che accogliere gli ammalati, permetteva ai pellegrini che dalla via Flaminia si dirigevano verso Roma di sostarvi.
Fuori dal centro storico si trova la Chiesa della Madonna di Pietrafitta, edificata nel 1599 dagli Anguillara, al cui interno si trovano affreschi di valore raffiguranti la Madonna con il Bambino e santi martiri. Nella salita verso questa Chiesa, a maggio, avviene la tradizionale ed emozionante fiaccolata in onore di San Giuliano.
Ricchi di storia e di bellezza sono anche i boschi che circondano Faleria. Nella valle antistante la Sala della Misericordia, sede di eventi culturali e arricchita di affreschi barocchi, si può trovare la Rocchetta, un particolare e misterioso sito falisco. Mentre nel Bosco di Montultimo, accessibile dalla strada della Banditaccia, troviamo le Grotte di San Famiano, insediamento eremitico riferibile al patrono di Gallese, un monaco pellegrino vissuto nel XII secolo, e il Castel Fogliano, abitato in epoca preromana e rioccupato durante le invasioni barbariche per la sua posizione strategica. È anche detto Castello della Signora, perché qui, secondo la leggenda, fu rinchiusa la moglie di Ottone III, Imperatore del Sacro Romano Impero che morì proprio a Faleria, a Castel Paterno, nella zona nord del paese.